Assevera Francesco de Sanctis (saggi critici) che «La semplicità è compagna della verità», e soggiunge (storia della letteratura italiana) che «La semplicità è la forma della vera grandezza». esattamente la semplicità che racchiude in sé essenzialità, chiarezza, evidenza, fermezza, sobrietà, genuinità, necessarietà, limpidità, coerenza, stabilità, consequenzialità, agevolezza, comprensibilità, misura, franchezza, moderazione (mai semplicismo!).
In virtù della semplicità anche l’enimmografia acquisisce “la forma della vera grandezza” sul piano tecnico. ed è sempre la semplicità che abilita l’enimmografia a esprimere, in modo ottimale, la ‘verità’ semantica del soggetto reale. tutto ciò comporta una dura fatica, ma gli esiti positivi che ne derivano sono assai proficui per l’autore che attinge, così, il più alto livello dell’eccellenza dilogica.
Fantasio
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